martedì 25 maggio 2010

STORIE AL FEMMINILE-DOCUME'

25 maggio ore 18.00 Martha, Memorie di una Strega
di Giovanni Calamari (ITA 2007 - 50’)
Martha è dura e imponente come le Dolomiti. Dolce e fragile come i
sentieri che tagliano l’altipiano dello Sciliar. Alla ricerca d’identità affronta
se stessa, il paese, la famiglia. La giovane donna che voleva i
pantaloni alla fine troverà la magia. “Sono una strega” dice. E poco
importa se qualcuno non ci crede.

25 maggio ore 20.00 Reinalda del Carmen, mia madre e me
di Lorena Giachino Torrens (CHL 2006 - 85’)
Una riflessione sull’amicizia, la maternità, la perdita. L’autrice cerca di
ricostruire la storia di amicizia tra sua madre che ha perso la memoria
due anni prima per uno scompenso diabetico, e Reinalda del Carmen
Pereira, sua migliore amica all’Università, detenuta e scomparsa durante
la feroce repressione cilena.

26 maggio ore 18.00 Tres Minutos
di Eva Baratta (ITA/ARG 2004 - 73’)
Quattro donne a Buenos Aires che
conducono vite molto diverse e durante
il giorno affrontano i propri
problemi. Ma per tutte arriva il momento
di fuggire in un altro mondo:
correre alla milonga e soddisfare un
desiderio, una necessità, anche se
soltanto per i pochi minuti che un
tango può durare
27 maggio ore 18.00 La Persona De Leo N.
di Alberto Vendemmiati (ITA 2005 - 87’)
“Avevo dodici anni, e seguivo già
questo istinto, solo che avevo
paura di far soffrire qualcuno…”.
De Leo N., come è nominata nelle
perizie psichiatriche che analizzano
la sua transizione da Nicola a Nicole,
oggi è quarantenne e finalmente
lotta nel tentativo di realizzare
quell’istinto

Associazione Documè
via sant'anselmo 25 torino
www.docume.org

sabato 22 maggio 2010

COMUNICATO STAMPA. "LA PILLOLA DELLA DISCORDIA"

"Oggi 21 Maggio all'interno dell'occupazione del Rettorato si è tenuto un dibattito organizzato dal Collettivo AlterEva, fatto proprio dall'assemblea degli studenti e studentesse dell' occupazione,sulla RU486 che ha visto l'intervento di Silvio Viale e Eleonora Artesio. Trovandoci in un contesto di creazione di libero sapere e autoformazione, abbiamo sentito la necessità, di approfondire attraverso un workshop, una questione che riconosciamo come pienamente politica.

Non si può non notare come il dibattito sulla pillola abortiva sia solo uno degli innumerevoli esempi di come il controllo sociale passi attraverso i corpi delle donne, riducendoli a strumento di ricatti politici.

Sostenere che assumere un farmaco al posto di sottoporsi ad un intervento chirurgico consenta alla donna di prendere lla decisione di abortire con più leggerezza, è per noi inaccettabile, così come il considerare l'aborto una colpa da espiare con dolore.

È per noi sconcertante come lo scontro politico e le ingerenze vaticane abbiano portato ad un introduzione così tardiva del farmaco in Italia rispetto agli altri Paesi europei.

Occorre considerare come tutto ciò si inserisca in un contesto più ampio in cui le soggettività gay, lesbiche, bisessuali e transgender vengono negate a favore di un'eterosessualità normativa e un modello di famiglia tradizionale basata sul matrimonio.

Manifestiamo il nostro dissenso contro le dichiarazioni del neo eletto governatore Cota che vuole promuovere l'inserimento del movimento per la vita nelle strutture ospedaliere e scolastiche.

La nostra occupazione in difesa dell'università pubblica nasce anche dalla volontà di creare un sapere critico, spazi di socialità altra fuori da logiche sessiste."

Le studentesse e gli studenti del Rettorato Occupato

giovedì 20 maggio 2010

RU486: la pillola della discordia. Questione medica o problema politico??

Venerdì 21 Maggio ore 18 al Rettorato Occupato.

Intervengono:
- Eleonora Artesio
Consigliera Regionale
Ex Assessore Regionale alla Sanità

- Silvio Viale
Docente della Facoltà di Medicina Molinette
Ginecologo dell'Ospedale Sant'Anna

a seguire workshop sui temi dell'incontro

Collettivo AlterEva
Medici Senza Bandiere

mercoledì 19 maggio 2010

I DIRITTI SONO IL NOSTRO PRIDE!!



TORINO SABATO 19 GIUGNO 2010


Le minacce sempre più forti che si levano, nell'indifferenza quasi generale, contro i diritti di tutte e di tutti ci hanno spinto ad organizzare una grande manifestazione unitaria di tutto il movimento LGBT, delle donne, dei migranti, dei laici e di quante/i ritengono fondamentali i diritti per la loro vita a Torino, SABATO 19 GIUGNO 2010.

Il titolo della manifestazione sarà "I diritti sono il nostro PRIDE" e vogliamo che sia un grande momento per ritrovarci insieme intorno ad alcuni valori forti che non vogliamo siano mai messi in discussione: AUTODETERMINAZIONE, LAICITA´, ANTIRAZZISMO e ANTIFASCISMO.

Per la salvaguardia di questi valori, che appaiono sempre meno condivisi dalla classe politica locale e nazionale, non possono schierarsi in modo frammentario singole parti della società civile, ma è interesse di tutte e di tutti concentrare in modo unitario l'azione politica.
Vogliamo manifestare per affermare diritti che riteniamo non negoziabili perché sono il fondamento delle libertà soggettive e collettive.

Diritto all’autodeterminazione su di sé e sul proprio corpo, che in concreto significa:

* esprimere liberamente il nostro orientamento sessuale e la nostra identità di genere
* libertà di amare e di scegliere come e con chi vivere
* scegliere se vogliamo essere o non essere madri
* scegliere come affrontare la malattia e anche la morte

Diritto a scegliere il luogo dove vivere, alla libertà di movimento e a non essere discriminati sulla base della nostra provenienza geografica

E anche

* diritto alla salute
* diritto ad una istruzione e a una formazione pubbliche e laiche per rimuovere le diseguaglianze
* diritto al lavoro e alla dignità di tutti i lavori senza discriminazioni e ricatti
* diritto ai beni comuni

Vogliamo che la manifestazione sia anche una festa, per esprimere con orgoglio le nostre molteplici differenze. Per questo abbiamo usato la parola PRIDE, che viene dalla storia del movimento LGBT, per estenderla a tutti i soggetti che oggi vedono messi in pericolo diritti che credevano acquisiti.
Invitiamo ad una straordinaria mobilitazione per far sentire la voce della società civile che vuole vivere in una Regione e in un Paese laici, antifascisti e che sostengono i diritti, la dignità e la libertà di tutte e di tutti.

Il Comitato 19 giugno
Promosso da: Donne di Torino per l’Autodeterminazione e Coordinamento Torino Pride LGBT


per adesioni: comitato19giugno@gmail.com

MANIFESTI DISCRIMINATORI ALL'UNITO!




«Troviamo indecenti le metologie comunicative utilizzate dalle liste “Studenti per la Libertà” e “Azione Universitaria”, nelle quali si crea una ovvia e offensiva analogia tra il corpo femminile e il “il giusto cocktail per l’Università”», dichiara il collettivo AlterEva, collettivo interfacoltà che si occupa di tematiche di genere, che in collaborazione con la consigliera di fiducia dell’Unito ha aperto uno sportello anti-molestie, vessazioni e discriminazioni.

«Abbiamo denunciato il messaggio contenuto nei manifesti elettorali per il CNSU alla Consigliera di Fiducia e al Comitato Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Torino. Pensiamo che una struttura pubblica – specialmente un’università – debba difendere la dignità della persona e promuovere le differenze senza permettere vergognose strumentalizzazioni del corpo della donna, ora addirittura utilizzato come mezzo di becera propaganda elettorale».